Da dicembre a febbraio il tuo prato è in letargo. Con i nostri consigli potrai prendertene cura anche in inverno, così che la primavera successiva possa riprendere a crescere al meglio.
07.07.2023
La cura del prato in inverno è principalmente una questione di riposo. Alla fine di ottobre/inizio di novembre, ma al più tardi entro il primo gelo invernale, la sua cura attiva dovrebbe terminare. Dopo avere raccolto le foglie, arieggiato il manto, tagliato l'erba l'ultima volta e fertilizzato per l'inverno, il giardino può andare a dormire sonni tranquilli e anche tu puoi prenderti una meritata pausa.
Secondo le leggi della natura, in inverno il giardino si prende una pausa. Ciò significa che gli steli d'erba non crescono più, ma anche che il prato non si sa più difendere dai danni e fonti di stress. Per questo, è particolarmente importante evitare il più possibile di calpestarlo o sollecitarlo. In caso contrario, i delicati steli si romperanno e in primavera impiegheranno più tempo per rigenerarsi.
Quando arriva il primo gelo, non c'è più bisogno di tagliare l'erba. Per lo svernamento, l'altezza di taglio del prato non deve superare i 4-5 centimetri. Nei mesi invernali, il prato ha bisogno di pace e non deve essere calpestato, ogni passo può infatti distruggere i suoi steli delicati.
Non appena il gelo si diffonde sul prato, quest'ultimo diventerà particolarmente sensibile. È risaputo che, durante questo periodo, il manto non deve essere calpestato, né sottoposto a sollecitazioni eccessive. Anche quando l'erba è ricoperta di neve, si verrà a creare una sorta di isolamento che proteggerà gli steli dal gelo e dai venti ghiacciati. Non è importante per quanto tempo la neve resterà sul terreno: il prato sarà protetto e dovrà restare a riposo.
Tuttavia, soprattutto per le famiglie con bambini, non è sempre così facile lasciare il manto erboso intatto. Nella maggior parte dei casi, i piccoli non tengono conto degli steli d'erba che durante il gioco potrebbero danneggiarsi. Questi, infatti, sono molto sensibili perché composti fino all'80% da acqua. Se l'acqua nello stelo si congela durante l'inverno, esso può rompersi e non può essere sostituito in quanto non c'è crescita in questo periodo. Le conseguenze sono evidenti già al primo scioglimento della neve: nel prato rimangono impronte color giallo-marrone o grandi macchie marroni, nelle quali si annidano facilmente altre malattie fungine come la muffa della neve e la Typhula incarnata.
Per mantenere il manto erboso bello tutto l'anno e non sottoporlo a sforzi eccessivi, è importante considerare già in fase di predisposizione quale tipo di prato è quello giusto per te.
In inverno è più resistente di un prato ornamentale, anche se teatro di una battaglia di palle di neve.
È sensibile e deve essere evitato il più possibile in inverno.
Robusto e ben radicato, resiste alle sollecitazioni anche in inverno.
Per garantire anche al prato ornamentale il meritato riposo invernale, in autunno è possibile posare sulla sua superficie delle piccole pietre calpestabili. I sentieri decorativi non sono solo belli esteticamente, ma avranno anche il vantaggio di proteggere il delicato prato ornamentale e di mantenere asciutte le scarpe al passaggio in caso di neve e pioggia.
Per disporre di un bel prato verde da godersi non appena le temperature si scaldano, è possibile iniziare a fertilizzarlo non appena la vegetazione si riprende dal letargo invernale, nei giorni senza gelo. Puoi cominciare spargendo del concime a base di azoto per stimolare la crescita degli steli d'erba, perché più questi ultimi vengono sollecitati durante la stagione fredda, migliore sarà l'apporto di nutrienti.
Dopo un inverno particolarmente rigido, si dovrebbe passare direttamente alla cura del prato non appena l'ultima neve si è sciolta.
Ecco cosa puoi fare:
Il momento più opportuno per tornare a prendersi cura dell'erba dopo l'inverno, dipende dall’altezza dei suoi steli durante il periodo freddo. Le temperature devono essere costanti, sui 7-10 gradi Celsius, nella maggior parte dei casi da metà marzo a inizio aprile.
Non si dovrebbe più tagliare il prato in inverno. Il momento migliore per l'ultimo taglio di erba della stagione è in autunno, prima del primo gelo. A partire da temperature costanti inferiori a 10-5 gradi Celsius, il prato interrompe il suo metabolismo naturale e la falciatura non è più necessaria fino alla prossima primavera, quando le piante si risvegliano dal sonno invernale.
In inverno l'altezza ottimale del prato è di circa 5 centimetri. In questo modo gli steli rimangono protetti senza essere compressi sotto il peso di un manto nevoso. Un'eccezione è rappresentata dai prati ombreggiati, questi hanno un'altezza di 9 centimetri, perfetta per la stagione fredda.
In linea di principio, in inverno il prato ha bisogno di molta tranquillità. Durante l'inverno, è fondamentale evitare di camminare sull'erba per proteggerne gli steli delicati. In autunno, ad esempio, è possibile posare piccole pietre calpestabili per preservare il prato nella successiva stagione.
Con la giusta cura in autunno, è possibile preparare il prato per l'inverno. Dopo l’arieggiamento superficiale a settembre e l'ultima falciatura a un'altezza di 5 centimetri prima del primo gelo, è consigliabile fertilizzarlo con fertilizzanti autunnali a base di potassio.
In inverno, il prato non deve più essere fertilizzato. Quando la temperatura scende sotto i 10-5 gradi Celsius, l'erba smette di crescere e non è più in grado di assorbire le sostanze nutritive contenute nel concime. Per questo motivo, è consgliato non iniziare la fertilizzazione fino alla primavera succcessiva, quando la vegetazione ricomincia risvegliarsi nelle prime giornate senza gelo.